4 luglio 2008

Sprazzi di 4 Luglio

Gli ultimi giorni sono sempre un po' strani. C'e chi arriva e c'e chi va. Casa di Gaby e' una girandola di persone. E' incredibile il modo in cui riesce ad essere ospitale. Mi manchera' il suo caffe', gustato con calma nella Sun Room. Ma soprattutto il sorriso sincero con cui te lo porge, ogni mattina. I pensieri si sovrappongono. Non so perche' la mia mente torna allo scorso anno. E a quelli precedenti. Oggi e' il 4 Luglio. Festa nazionale. Una delle giornate piu' calde ed umide da quando siamo qui. Verso le 6 del pomeriggio arriviamo in casa di John e Silvia, nella foresta di Chapel Hill, NC. John, come sempre, ha preparato un eccellente American Barbecue. C'e' tanta gente. Sono rappresentate almeno 5 o 6 nazionalita' diverse. Un cane. Un gatto. Americani, credo. Mi perdo in piacevoli discorsi con dei signori italiani che vivono in North Carolina. Non tornerebbero in Italia, mi dicono. In effetti, sembrano molto a loro agio quaggiu'. Uno mi fa i complimenti per la promozione del Lecce in serie A. Vado in estasi !

All'improvviso, scoppia un temporale. Il canale delle previsioni non sbaglia! Entriamo in casa. Il gatto Panther mi segue e si struscia. "Sei un bravo gatto" gli dico. Mi guarda estasiato. Ma forse non capisce l'italiano. Verso le 9.30 andiamo via. L'acqua sull'asfalto bollente evapora in un fumo denso. Quasi nebbia. "Durham is Civilization" scherza Gaby mentre guida rilassato verso casa, "anche la pioggia e' piu' delicata di quella di Chapel Hill", continua, in inglese. Ridiamo di gusto. Ma c'e' poco da ridere. Ci accorgiamo che le strade sono coperte di rami strappati dagli alberi. Nel giardino di Gaby c'e' n'e' uno davvero grosso. Per fortuna non e' caduto sul tetto. Una tromba d'aria. E poi manca la corrente elettrica. E manchera' per tutta la notte. Restiamo a lume di candela. E' divertente, per una volta: "I hope the coffee machine will be working, tomorrow morning, eh eh eh....", provo a fare lo spiritoso. Andiamo a dormire. Non possiamo fare altro. I pensieri mi si confondono ancora. Tra pochi giorni partiamo. Cena di benvenuto per chi arriva, cena d'addio per chi parte, come da tradizione. Bisogna preparare i bagagli. Chissa' se entrera' tutto. Ci prende un po' di malinconia, mentre la pioggia continua a ticchettare sul tetto. E' tempo di tornare a casa. E di andare incontro a qualcosa di grande.

In lontananza sento il crepitio dei fuochi d'artificio.
E' il 4 luglio.
Arrivederci, America!
E Auguri sinceri!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cavolo, leggere Sprazzi di 4 luglio fa venire malinconia anche a me.
Quasi mi viene da piangere.
Per� sono contenta di rivedervi.

Gabriella

Roby ha detto...

E io non vedo l'ora di tornare, nonostante tutto!

Roby

Francesco De Vergori ha detto...

Certo che è incredibile come un temporale riesca a creare l'atmosfera giusta per un saluto.

Roby ha detto...

I temporali si sono ripetuti, ogni sera, fino ad oggi.
Roby