26 maggio 2008

Turizombies



Carissimo amico,
mi dici che ti piacerebbe passare una vacanza dalle mie parti? Bene! Perchè no!
La mia città, Lecce, ha un centro storico splendido e i dintorni sono eccezionali, soprattutto lungo la costa.
Preferisco non suggerirti un percorso nè farti da cicerone.
Ammetto che non ne sarei capace.
E poi, questa terra non ha nè capo nè coda e va scoperta disordinatamente, così com'è!
Potrei toglierti il gusto di farlo da te?
Evita di acquistare una guida cartacea.
Ti basti una cartina stradale, la voglia di cibarti con gusto e curiosità, di muoverti da una costa all'altra e, se sei in città, di guardare spesso in alto, dove le linee dei palazzi antichi creano incroci illusori ma incantevoli, sullo sfondo del cielo azzurro.
Prova. Scoprirai effetti... inediti!
Però, un consiglio fraterno te lo devo dare. Vieni fuori stagione. O meglio, vieni in una delle stagioni migliori: fine primavera oppure fine estate. Evita la cosiddetta "stagione turistica".
Se vuoi goderti lo spettacolo, fallo quando "la sala è semivuota", in compagnia di persone sensibili ed educate come te.
Goditi la costa settembrina. In una giornata puoi fare il bagno in decine di posti diversi, in acqua sempre limpida e fresca.
Capirai davvero cos'è il mare, il suo profumo, il suo carattere, se ci farai un salto nel tardo pomeriggio, prima dell'aperitivo, quando sta per tramontare il sole e non c'è più nessuno.
Non scordare che questo mare è solitudine. La solitudine più bella.
E non disdegnare i paesini piccoli e sconosciuti. A volte la scoperta di una chiesetta rupestre, del suo pacifico isolamento in mezzo ai rovi o in prossimità degli olivi, può svegliare in te sensazioni nuove e genuine.
Stai tranquillo, mangerai bene, soprattutto se non è sabato sera. Prova il cibo locale, a più riprese, e il vino rosso. Direi un buon Primitivo. Ti scalderà l'anima.
Ah, scusami se mi sono espresso ambiguamente.
Tempo fa, quando ti parlai della mia "visione non democratica del bello", intendevo dire che secondo me le bellezze locali dovrebbero essere innanzi tutto a cura e a beneficio delle popolazioni residenti.
La massificazione del turismo sarà pure "democratica", ma è profondamente distruttiva, soprattutto se i proventi non sono spesi a vantaggio di tutti.
Quindi, dimmi, di che democrazia stiamo parlando se non è per tutti?
Ne è dimostrazione questa piccola città, potenzialmente bellissima, che a fine estate (ma anche, aimè, alla fine di ogni "evento" del week-end), si riduce a pisciatoio pubblico e mentre pochi si sfregano legittimamente le mani, felici di aver fatto il loro affari, il grosso della cittadinanza, il vero padrone di casa, che ci guadagna?
Cediamo la nostra città (dintorni compresi) alle orde barbariche dei turi-zombies, in cambio di traffico inquinante, rumori molesti, limitazioni nel libero movimento, innalzamento dei prezzi...
Per questo, ti consiglio, stai alla larga anche dai mega concertoni di musica finto-tradizionale... dalle discoteche per ebeti... dalle pseudo-sagre paesane tutte uguali.
Cerca il silenzio, se ancora ce n'è, in qualche angolo sfuggito al caos dei tempi moderni.
E se lo trovi, fammelo sapere.
Sarò lì in un attimo.

2 commenti:

marco ha detto...

accidenti, mi hai fatto venire nostalgia te lu Salentu...
su molte cose sono d'accordo, soprattutto sul fatto che il turismo di massa e' la peggiore e piu' distruttiva delle industrie.

lasciami spezzare una lancia a favore dei concertoni e delle sagre pero': anche questo e' parte della nostra terra, della nostra cultura... Poi si', queste cose un po' banalizzano la salentinita', pero' se prese per il verso giusto la possono anche esaltare. O quanto meno concentrano tutti i turizombies nello stesso posto per una sera, cosi', magari, c'e' qualche angolo di silenzio in piu' ;)

Roby ha detto...

Marco,
ma quando torni?
Se dico certe cose è perchè ho nostalgia di un certo tipo di sagra e di un certo tipo di concerto, più veri e genuini, e realmente legati a questa terra.
Ti saluto

Roby