16 febbraio 2011

RIFLESSIONI STATISTICHE (Parte I)

Nei giorni scorsi ho letto il libro “Getting organized in the Google era” di D.C. Merrill.
Mi ha attratto il fatto che, nonostante si tratti di un testo americano, consideri strategicamente determinante nella vita di molti individui, l’eventualità di un orario lavorativo settimanale “fisso, cioè basato su un orario giornaliero "dalle ore X alle ore Y" non modificabile.
Per puro divertimento ho deciso di fare una mini-statistica su base personale che si è rivelata illuminante. Partendo dal dato che la “Settimana Standard” analizzata si compone di 168 ore (24 ore x 7 giorni), ho osservato quanto segue:

Tempo Occupato: 131 ore (78% della settimana)
Tempo Libero:        37 ore (22% della settimana)

Il Tempo Occupato tiene conto delle ore lavorative vere e proprie, di quelle propedeutiche al lavoro (viaggio, spostamenti, preparazione), del tempo dedicato al Sonno e alle attività essenziali personali e familiari, del tempo familiare non ricreativo (per es. accompagnare i bambini a scuola o fare la spesa).
Il Tempo Occupato come sopra definito è quasi completamente “anelastico”: un “Blocco-ore immobile non riducibile”. Infatti le poche ore “disoccupabili” si trovano tutte nella fascia dedicata al Sonno, mentre quelle “spostabili”, tra le ore dedicate alle altre attività essenziali (igiene personale, nutrimento).

Il Tempo Libero (definizione di comodo), tiene conto dei vuoti tra un Tempo Occupato ed un altro, delle ore serali pre-Sonno, della mancanza di attività lavorativa nel fine settimana. Le 37 ore così osservate  non sono correttamente valutabili se accorpate perché qualitativamente eterogenee, per cui le ho divise in 2 gruppi:
Tempo Libero Familiare19 ore alla settimana (11,3%):   è il tempo libero passato in famiglia;
Tempo Libero Personale: 18 ore alla settimana (10,7%):   è il tempo libero per sé stessi.
Inoltre delle 18 ore settimanali del Tempo Libero Personale, 12 ore sono nella fascia serale pre-Sonno (per me a bassa intensità energetica), mentre le altre 6 sono sparse nel tardo pomeriggio e si configurano come vuoti rigidamente incastonati tra 2 Tempi Occupati.

Non ho deliberatamente inserito il c.d. Tempo Sociale, cioè quello dedicato agli amici, ai parenti, agli eventi di vario tipo, etc., in quanto lo considero una libera scelta assoluta e quindi non ritengo necessaria una “riserva ore” appositamente dedicata. Esso va ovviamente ad attingere ore dal Tempo Libero Familiare e da quello Personale.

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